Le pagine che vedrete di seguito, provengono da un almanacco annuale del calcio dilettantistico: Tra le tante squadre, troviamo l'Himera Terme dell'anno 1976.
L'almanacco si apriva con queste parole:
''Non è facile presentare un almanacco fotografico di calcio. Si corre il rischio di cadere nella retorica e di non rendere il dovuto plauso al lavoro di chi, invece, a tale opera ha sacrificato anche il tempo libero. Perchè il lavoro di Eugenio Sanfilippo, editore ed autore di siffatta opera nell'ambito del calcio dilettantistico palermitano, merita la massima considerazione.
Chi come me s'appresta a celebrare le ''nozze d'argento'' con il calcio dilettantistico, ha avuto modo di apprezzare prima l'almanacco del calcio siciliano poi l'almanacco fotografico che Sanfilippo ha offerto a coloro che il calcio, oltre a divertimento, l'hanno scelto come lavoro.
Dirigenti, tecnici e giornalisti, infatti, hanno con l'Almanacco un utile supporto d'informazione operativa. Fra i volti, spesso seri, il più delle volte sorridenti, che fanno capolino dalle pagine dell'almanacco abbiamo avuto modo di conoscere, prima che le cronache sportive s'interessano a loro, i calciatori emergenti, i giovani più interessanti. Insomma s'è rivelata oltremodo utile un'opera che, pur senza pretese, è frutto di una notevole mole di lavoro. Certo non è facile star lì a fare collimare gli interessi dei giocatori, delle società, con quelli dell'editoria ma Eugenio Sanfilippo, superando anche problemi familiari notevoli, ha saputo superare tutte ed ha messo in cantiere prima e fra le mani delgi addetti ai lavori poi, un libro fotografico d'enorme importanza. Un utile sussidiario che, dopo l'uso stagionale, può star bene fra i libri della libreria di casa poichè la sua copertina patinata è graficamente interessante.
Entrata nel dettaglio non è nè facile nè dovuto. Ognuno di noi deve scoprire, pagina dopo pagina, la ricchezza che l'edizione '88/'89 propina a quanti si servono dell'almanacco per il lavoro e, perchè no, per il piacere di sapere tutto sul calcio di casa nostra, di quel calcio che trova solo parziale ospitalità nei quotidiani cittadini e nelle pagine sportive. L'augurio migliore da potere fare ad Eugenio è quello di celebrare cento di questi Almanacchi: vuol dire che ha saputo costruire una ''pista'' incancellabile nel calcio siciliano degli anni duemila.''
Attilio Megna.